Sicurezza Informatica

Scritto da Eros Cappellazzo. Pubblicato in Sicurezza Informatica

Stare al passo con il panorama delle minacce in evoluzione rappresenta una sfida anche senza la specifica richiesta del GDPR che sostanzialmente impone alle aziende di dotarsi di difese allo “Stato dell’arte”. Le enormi entrate del cyber-crime, per non parlare del suo potenziale in termini di terrorismo sovvenzionato dagli stati, garantiscono un livello tale di risorse e di innovazione che risulta difficilmente raggiungibile da una singola entità o addirittura da un governo nazionale. Parte del problema deriva dal modo in cui la sicurezza informatica si è evoluta, con la scoperta di nuovi vettori di attacco che ha fatto sì che sorgesse l’esigenza di aggiungere di continuo ulteriori soluzioni di sicurezza a quelle esistenti. 

Sebbene la conformità al GDPR non possa essere ottenuta solo attraverso la tecnologia, l’offerta di una sicurezza di rete “allo stato dell’arte” rappresenta chiaramente un primo passo indispensabile. Per ridurre l’esposizione alle conseguenze potenzialmente devastanti di un grave data breach, è quindi necessario ridurre al minimo sia il numero di intrusioni sulla rete che il tempo necessario per rilevarle.

A tal fine è fondamentale affidarsi a un nuovo approccio alla security, che preveda che tutte le componenti chiave dell’infrastruttura di sicurezza siano intrecciate in un tessuto senza soluzione di continuità. Una sicurezza “fatta ad arte”.

 

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